
DL Sicurezza: scossone mediatico o sostanza normativa?
Michele Bonanno
4/8/20252 min read
Lo scorso venerdì 4 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge “Sicurezza”. In esso sono contenute una serie di norme eterogenee, volte a regolare problematiche di sicurezza pubblica, altamente mediatizzate negli ultimi mesi.
La genesi di questo Decreto Legge è molto travagliata: esso assorbe parzialmente e rende immediatamente operative una serie di norme già contenute in un DDL omonimo, al vaglio parlamentare da 17 mesi. Questa stasi sarebbe, a ragione della maggioranza, il motivo per cui si è deciso di optare per il Decreto Legge, e di non aspettare l’ordinario procedimento legislativo, vista anche una opinabile urgenza nel disporre di queste nuove norme.
Tale scelta “tattico-politica” dell’Esecutivo ha sollevato molte polemiche. I maggiori esponenti delle minoranze parlamentari hanno evidenziato l’inopportunità di questo “sorpasso” al Parlamento, mentre giuristi affermati, come Nello Rossi, quarant’anni in magistratura, ne hanno sottolineato le falle tecnico-teoriche. Altro aspetto da marcare sul Decreto sono le “note presidenziali”. Si parla di un appunto motivato che la Presidenza della Repubblica ha fatto pervenire ai rappresentanti del Governo, contenente tutti gli elementi del Decreto, già presenti nel DDL in discussione alla Camera, dalla dubbia aderenza costituzionale. Sembrerebbe che tutte le osservazioni provenienti dal Quirinale abbiano portato a modifiche sostanziali del Decreto.
Avvicinandosi agli stretti contenuti del DL, si evidenziano le novità normative politicamente più divisive. Due esempi sono i neonati reati di blocco stradale, prima solo illecito amministrativo, e di occupazione abusiva di immobili. Altra novità è la necessità di un documento d’identità valido per l’acquisto di SIM da parte di cittadini extracomunitari. Per questi, introdotta anche la possibilità di revoca della cittadinanza italiana fino a dieci anni dopo l’eventuale commissione di un reato. Aumento, poi, delle pene per i carcerati che partecipino o fomentino delle rivolte. Introdotta anche l’aggravante di resistenza ad agente di polizia giudiziaria. Inoltre, forze armate e Vigili del Fuoco godranno di una tutela legale di 10.000€ per ogni soggetto sottoposto a processo per fatti inerenti alle mansioni. È giusto che il Governo scavalchi direttamente il Parlamento in caso di stallo? Le norme evidenziate avranno gli effetti sperati?
Vocabolario:
Decreto Legge = guarda il nostro articolo del 28/03!
Norme = regole giuridiche contenute nelle fonti del diritto, come le leggi o i decreti.
DDL = Disegno di Legge, un testo di legge in fase di approvazione e modifica in Parlamento.
Ordinario procedimento legislativo = guarda il nostro articolo del 28/03!
Presidenza della Repubblica = insieme di uffici che coadiuvano il Presidente della Repubblica.
Dubbia aderenza costituzionale = può accadere che delle leggi non siano coerenti con la Costituzione.
Illecito amministrativo = violazione di una norma che porta a conseguenze negative che non inficino la libertà personale.
Aggravante = circostanza del reato che fa aumentare la pena.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: