I controversi tagli di Musk alla politica americana

Andrea Forlani

2/15/20251 min read

Nella seconda presidenza di Donald Trump, l’imprenditore Elon Musk sta rivestendo un ruolo di primo piano come direttore del nuovo Dipartimento dell’efficienza governativa (DOGE: Department Of Government Efficiency), con il compito di individuare e suggerire al Congresso (il parlamento degli Stati Uniti) quali programmi o dipartimenti sono “inutili” e rappresentano uno spreco da dover tagliare.

Nonostante il principio di sburocratizzazione e taglio degli sprechi sia condiviso dalla gran parte degli Americani, il metodo con cui ciò sta avvenendo e il ruolo di Musk sono controversi. Il DOGE sta infatti utilizzando metodi non convenzionali, mai attuati nella storia statunitense. Lo stesso ruolo di Musk è ambiguo: è un “impiegato governativo speciale”, ma non appare rispettare le regole a cui questi impiegati dovrebbero sottostare, ad esempio non condividere sui social contenuti politici, e sembra non avere dei limiti di azione ben definiti. Le azioni intraprese dal DOGE hanno suscitato forti controversie e polemiche, di natura sia politica sia legale, come la chiusura di fatto dell’USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale), un’agenzia indipendente con l’obiettivo di promuovere la crescita economica, la democrazia e la sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, con lo scopo di rafforzare la stabilità globale. I vertici dell’agenzia sono stati licenziati, e si è tentato di licenziare buona parte dei dipendenti, ai quali nel frattempo è stato impedito di accedere agli uffici. Tutti questi provvedimenti sono stati oggetto di cause legali, in quanto solamente il Congresso ha il potere di controllare i fondi.

Il tentativo del DOGE di eliminare interi dipartimenti è quindi problematico, in quanto la presidenza Trump sembra voglia avocare a sé poteri che non le spetterebbero. Rimane da vedere se il sistema giudiziario permetterà a Trump e Musk di continuare le proprie azioni, oppure se il metodo utilizzato verrà cambiato.

In questo caso, il fine giustifica i mezzi, o sarebbe meglio seguire le procedure appropriate?