Il PNRR tra spese e realtà

Lucia Manetti

4/4/20251 min read

Il 31 agosto 2026 è il termine massimo per portare a compimento i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ci riferiamo alle opere finanziate dal NextGenerationEU, il fondo messo in campo dall’Unione Europea per agevolare la ripresa degli Stati membri dalla pandemia di Covid-19, nonché la transizione energetica e digitale.
L’Italia è prima per ammontare di fondi ricevuti con 140 miliardi di euro, ovvero il 72% del Piano europeo, e la Corte dei conti ha dichiarato il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi, ma resta ancora da terminare il 48% dei progetti avviati.

Gli obiettivi devono sempre essere calati nella realtà pratica, nella quale si riscontrano tre principali problematiche:

  • si registrano ritardi per un ammontare di 2,4 miliardi di euro ricevuti ma non ancora spesi;

  • garantire la sostenibilità finanziaria delle opere: non è sufficiente provvedere alla realizzazione, bisogna mettere gli enti in condizioni di poter mantenere tali opere;

  • la carenza di personale e il conseguente malfunzionamento della rendicontazione e monitoraggio dei progetti.

Il NextGenerationEU mira a trasformare la crisi in opportunità: in Italia, di realizzare interventi necessari ma rimasti su carta e di ampliare ed efficientare la macchina pubblica. Questa opportunità deve però essere colta.
«Il PNRR è un piano non solo di spesa ma anche di riforme» è l’affermazione con cui il Ministro per gli Affari europei ha motivato l’intenzione di non chiedere proroghe poco più di due mesi fa. Mercoledì, però, lo stesso Foti ha annunciato che gli unici progetti per cui non si chiederà ulteriore tempo saranno quelli riguardanti case di comunità, asili nido e le ferrovie del Mezzogiorno.

Vista la problematica delle opere incompiute, è conveniente chiedere fino a un anno di tempo in più, in cui si potrebbero anche avviare nuovi progetti, o sarebbe meglio concentrare le forze nel portare a termine ciò che si è iniziato?

Vocabolario:

  • NextGenerationEU = il piano di finanziamenti (per un totale di 750 miliardi di euro) stanziati dall’Unione Europea per gli Stati Membri in seguito alla pandemia;

  • Sostenibilità finanziaria = i progetti e le opere realizzate richiedono risorse per essere mantenute;

  • Case di comunità = strutture pubbliche per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria.

Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: