L’esclusione di Călin Georgescu dalle elezioni presidenziali romene

Andrea Forlani

3/13/20251 min read

Călin Georgescu, accademico romeno esperto di sviluppo sostenibile ed ex relatore speciale dell’ONU per i diritti umani, si è candidato alle elezioni presidenziali del 24 novembre 2024 con un programma nazionalista ed euroscettico. Ha promesso di ridurre la dipendenza economica dall’estero, ha criticato l’Ue e la NATO, affermando che non rappresentano gli interessi dei Romeni, e ha espresso posizioni filo-russe, contestando il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina. La sua campagna si è svolta principalmente su TikTok, dove ha ottenuto un enorme seguito in brevissimo tempo.

Nonostante i sondaggi iniziali non lo considerassero un candidato rilevante, ha ottenuto il 22,94% dei voti, qualificandosi al ballottaggio contro la liberale Elena Lasconi. Tuttavia, due giorni prima del ballottaggio, la Corte Costituzionale della Romania, con una decisione senza precedenti, ha annullato il primo turno, dopo la desecretazione di documenti che rivelavano ingerenze straniere (principalmente russe) nella campagna di Georgescu. TikTok è stato accusato di riservare un trattamento di favore al candidato romeno, violando le norme elettorali.

Il governo ha fissato nuove elezioni per il 4 maggio 2025. Georgescu ha annunciato la sua ricandidatura, e i sondaggi lo davano in testa con il 40% dei consensi. Il 26 febbraio 2025 è stato però arrestato con accuse di finanziamenti illeciti, incitamento contro l’ordine costituzionale e creazione di un’organizzazione fascista, razzista o xenofoba. La Commissione Elettorale ha quindi escluso la sua candidatura e la decisione è stata confermata dalla Corte Costituzionale l’11 marzo.

L’esclusione di Georgescu ha provocato forti proteste da parte dei suoi sostenitori e da esponenti appartenenti sia alla destra mondiale sia non: ad esempio Matteo Renzi ha definito l'esclusione del politico romeno come uno “scandalo totale” antidemocratico.

È stato giusto escludere Georgescu dalle elezioni viste le ingerenze e le accuse nei suoi confronti, oppure la sua ammissione alle elezioni avrebbe meglio tutelato la democrazia?

Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: