
Quale difesa per l'Europa?
Lucia Manetti
3/17/20252 min read
Qualcosa si è rotto durante la visita di Zelensky a Washington. Il presidente ucraino avrebbe dovuto giungere a un accordo con Trump e il suo vice Vance, ma l’incontro è degenerato in insulti e provocazioni e il risultato è stato il fallimento della diplomazia.
Due settimane dopo, il Parlamento europeo ha approvato il piano ReArm Europe, che mira a rafforzare gli apparati di difesa di ogni Stato membro attraverso aumenti della spesa pubblica, prestiti europei, incentivi all’industria bellica, cooperazione nello sviluppo tecnologico. L’intento è quello di rendere l’Ue indipendente dall’ombrello statunitense, ma è importante considerare due aspetti fondamentali: da un lato, l’ipotesi, secondo alcuni la necessità, di costruire una difesa europea che non sia la semplice somma degli eserciti degli Stati membri; dall’altro, la predisposizione dei cittadini europei a combattere per il proprio paese.
L’istituto Gallup International ha pubblicato i risultati di un sondaggio il cui quesito era: “se scoppiasse una guerra che coinvolgesse il tuo paese, saresti disposto a combattere?”. L’Italia è in cima alla classifica dei no, con il 78% di risposte negative, seguita da Austria e Germania, mentre l’Unione europea nel complesso conta il 32% di sì, il 21% di “non so” o “non risponde” e il 47% di no. L’indiscrezione sull’arruolamento da parte del Governo italiano di 40 mila nuovi soldati (trapelata il 9 marzo su la Repubblica e la Stampa) è stata smentita, ma il riarmo è comunque una prospettiva sempre più vicina e sabato a Roma una piazza gremita ha manifestato per chiedere di deviare i fondi verso, ad esempio, la transizione energetica.
La questione della difesa comunitaria è sorta già nelle prime fasi dell’integrazione europea, ed è stata recuperata nella contestazione al ReArm Europe da coloro che si riconoscono nel pensiero di Altiero Spinelli, che nel Manifesto di Ventotene invocava la creazione di “una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali”, cosa che non è prevista nel piano approvato.
Se l’esercito europeo divenisse realtà, cambierebbero le risposte al sondaggio? E sarebbe la risposta adeguata alla crisi della diplomazia?
Vocabolario:
Ombrello statunitense = Si usa la metafora dell’ombrello per indicare la protezione militare da parte degli Stati Uniti.
Altiero Spinelli = Militante antifascista, incarcerato per dieci anni perché considerato pericoloso per il regime. Nel 1943 fondò il Movimento Federalista Europeo e fu poi membro della Commissione europea, del Parlamento italiano e del Parlamento europeo.
Manifesto di Ventotene = Il titolo originale è “Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto” e fu scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi (giornalista ed economista, inizialmente vicino a Mussolini poi diventato liberale) ed Eugenio Colorni (filosofo di famiglia ebrea e di formazione socialista) quando si trovarono confinati insieme sull’isola di Ventotene. In esso si promuoveva l’istituzione di una Federazione europea, dunque non un’unione sovranazionale come l’Ue, ma un vero e proprio Stato federale con un proprio esercito, parlamento e governo.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: