
Ricordarsi di Recordare
Michele Bonanno
5/19/20252 min read
In Italia, a volte, i danni più gravi non vengono dal crimine organizzato, ma dagli errori della macchina giudiziaria che dovrebbe combatterlo. È questo il caso di Roberto Recordare, che rischia di essere ricordato non per i suoi presunti crimini – ad oggi mai provati – ma per come il sistema giudiziario ha condotto in maniera negligente le indagini sul suo apparente profilo criminale.
Recordare è titolare di un modesto studio informatico a Palmi, in Calabria, che gestisce software tributari per una dozzina di Comuni italiani. Una figura apparentemente secondaria, finita però nel mirino della DDA di Reggio Calabria nel 2020, in seguito ad alcune intercettazioni ambientali svolte a margine di indagini sulla ‘Ndrangheta.
Gli inquirenti hanno rilevato nel tempo conversazioni telefoniche apparentemente sconcertanti di Recordare. In un primo momento dice, a un avvocato e fiancheggiatore del clan catanese di Cosa Nostra “Nitto Santa Paola”, di poter “far atterrare 36 miliardi dei 500 miliardi ovunque loro ci chiedano”. Successivamente, a un affiliato a un clan di ‘Ndrangheta, di “poterli spostare (dei bonifici, ndr) semplicemente, dalla Cina a Dubai, da Dubai alla Tunisia, e dalla Tunisia in Italia”. E ancora, allo stesso fiancheggiatore catanese, di “poter pulire 10 miliardi in Malesia, avere una giustificazione e poterli mandare in Tagikistan…”. La ricostruzione dei magistrati calabresi dipingerebbe quindi una situazione gravissima: Recordare sarebbe un “riciclatore esperto”, uno scaltro faccendiere orbitante intorno alle mafie calabresi e siciliane, conoscitore degli artifizi e dei cavilli giuridico-commerciali internazionali, capace di poter spostare nel mondo capitali plurimiliardari e inserire nell’economia lecita i proventi delle attività mafiose illecite. Oltretutto, gli inquirenti hanno pedinato Recordare, che fisicamente si è recato più volte in Tagikistan, e che, prima di una perquisizione di routine all’aeroporto di Fiumicino, dichiara a un conoscente di essersi liberato di alcuni documenti, procure e bond per 100 miliardi.
Eppure, a distanza di anni, non si è arrivati né a un rinvio a giudizio né a una concreta dimostrazione delle sue presunte capacità criminali. Anzi, ciò che colpisce di più in questa vicenda è che l’intero dossier di intercettazioni, materiale riservatissimo, sia finito nelle mani dello stesso Recordare e della sua difesa per “errore umano di un cancelliere”, come ha dichiarato il Tribunale di Reggio Calabria.
Non è questione di innocenza o colpevolezza, è questione di metodo: un’indagine gestita con simili falle procedurali, rischia non solo di non colpire il crimine, ma di delegittimare l’intero sistema di giustizia. È per questo che è essenziale che le indagini siano svolte correttamente, con metodo e rispetto delle regole, affinché la lotta alla criminalità sia efficace e non eroda la fiducia nella giustizia.
Vocabolario:
Software tributari: piattaforme online per gestire tasse e imposte.
DDA: Direzione distrettuale antimafia.
Procure: contratti che permettono a una persona di compiere atti giuridici per un’altra.
Bond: obbligazione, titolo di credito emesso da uno Stato.
Cancelliere: funzionario che compie attività amministrative d’ausilio al giudice.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: