Rimpatrio dei migranti tra efficacia e diritti umani

Gabriele Grassilli

3/15/20253 min read

L’Europa compie dei passi nella gestione dei flussi migratori, ma quanto cambierà nel nostro continente? La realtà è che è che ancora presto per dirlo.

Forse per ragioni politiche (togliere alla destra radicale il titolo di “unici a contrastare l’immigrazione”), forse per una reale presa di coscienza, in Europa (insieme ad altre misure, qui non menzionate) si ripropone il modello Albania. Ciò con il curioso effetto che ora in Italia ci si aspetta che i centri in Albania inizio a funzionare proprio perché c’è un’intesa europea e in Europa non si sa se e come questa scelta produrrà gli effetti desiderati.
Negli hub albanesi, voluti dall’Italia, e in quelli che saranno costituti fra UE e paesi terzi, vanno in ogni caso dei migranti irregolari. Quello che davvero cambia fra i due accordi è una questione di tempi. Nell’hub albanese deve andare un migrante che abbia fatto richiesta d’asilo (ma che ancora deve ricevere risposta) o uno sul quale non è stato ancora deciso se potrà rimanere o no in Italia. Invece, negli altri hub dovrà andare un migrante cui sarà già stata negata la richiesta d’asilo o che avrà già ricevuto un ordine d’espulsione.

È lecito aspettarsi che, poiché la cosa già non ha funzionato in Italia, non funzionerà neanche in Europa? Dipende.
Se, come sostiene la Destra, il motivo del fallimento era di carattere politico (presunti magistrati progressisti che trovano pretesti per impedire il rimpatrio nell’assenza di una normativa unica europea), ora che anche l’Europa prende posizione, no. Altrimenti, come sostiene la Sinistra, se le motivazioni sono delle reali violazioni dei diritti umani, anche a livello europeo, sì, la cosa potrebbe difficilmente andare in porto, perché le magistrature dei vari Stati potrebbero dichiararlo illegale. Fermo restando che anche la Sinistra è però al suo interno divisa. L’europarlamentare Zan (PD) si dichiara contrario, mentre la premier danese, anche lei socialista, si dichiara favorevole.

Nell’ambito del Patto su migrazione e asilo, tale regolamento (ancora da approvare) ha -fra tutti- un obiettivo primario: un’armonizzazione delle procedure di rimpatrio atta a gestire i vari casi con maggior velocità. Intanto, il Presidente Meloni si è detta soddisfatta della proposta in quanto consentirebbe di abbandonare la logica della ripartizione con quella del rimpatrio.

Nel frattempo, a livello europeo, resta ancora da capire: questa è solo una mossa politica per arginare temporaneamente il tema immigrazione o è un vero primo passo verso cambi d’approccio?

Vocabolario:

  • Hub = In questo contesto, un luogo di aggregazione in cui vengono mandati immigrati irregolari per gestire la loro permanenza e stabilire se consentir loro di rimanere nel territorio d’arrivo o rimpatriarli nel proprio Paese di provenienza;

  • Diritto di asilo = istituto consistente nella protezione che lo Stato accorda a soggetti che si sottraggono al proprio Stato di origine per persecuzioni fondate su razza, religione o nazionalità.

  • Diritti umani = Prerogative che il diritto riconosce come appartenenti ad una persona in quanto essere umano e non in quanto dipendente da uno Stato. Il concetto può includere un maggiore o minor numero di diritti in base alle scuole di pensiero. In ogni caso include sempre il diritto alla vita (ad esempio contro la tortura), all’eguaglianza (contro le discriminazioni) e i diritti politici (votare in libere elezioni, ad esempio).

  • Patto sulla migrazione e l’asilo = Vasto piano di riforma europeo, promosso dalla Commissione Europea a partire dal maggio 2024, mirato a 3 obiettivi: alleggerire onere su quei paesi UE più colpiti da flussi migratori, gestire gli stessi in modo efficiente e contribuire a ridurre i movimenti secondari (all’interno degli Stati europei).

  • Ripartizione dei migranti = Logica europea adottata in passato in materia di governo di flussi di immigrati regolari, fondata sulla ripartizione del numero di immigrati a partire dai paesi in cui ne giungevano di più verso altri toccati meno dai flussi.

Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo: