
SPECIALE REFERENDUM: ... E l'autonomia differenziata?
SPECIALE REFERENDUM 2025
Lucia Manetti
5/13/20252 min read
Il 20 gennaio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili i cinque quesiti referendari che porteranno alle urne gli elettori italiani l’8 e il 9 giugno, mentre ne ha respinto uno di cui si parlava già da mesi. Erano state infatti raggiunte le 500 mila firme necessarie per richiedere di mettere al vaglio dell’elettorato la legge n. 86/2024, contenente le misure per l’attuazione della tanto discussa autonomia differenziata. Il quesito recitava: «volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?”», ma è stato respinto per due motivi: da un lato, era insufficientemente chiaro negli intenti: chiedeva dunque di esprimere un “sì” o un “no” secco su un quesito che riguardava una molteplicità di questioni, dalle forme di ulteriore autonomia, alla definizione dei LEP e agli accordi Stato-Regioni. Dall’altro lato, il quesito proposto aveva in fondo a oggetto un articolo costituzionale, il 116, c.3, e l’art. 75 della Costituzione esclude dagli oggetti di referendum abrogativi qualsiasi articolo costituzionale.
I Consigli regionali di Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Sardegna e Puglia hanno fatto un ulteriore tentativo depositando la richiesta di un quesito che indicava gli esatti commi che si chiedeva di abrogare, ma anche questo è stato respinto dalla Corte Costituzionale. Le stesse Regioni (esclusa l’Emilia-Romagna) avevano sollevato una questione di legittimità costituzionale della legge stessa, senza ottenerne conferma da parte della Corte, la quale però ha comunque dichiarato incostituzionali alcune disposizioni, per motivi che vanno dall’unità giuridica ed economica dello Stato, al principio di sussidiarietà, al principio di legalità e l’equilibrio della finanza pubblica. Si sono riscontrate criticità nell’estensione della possibilità di autonomie differenziate per le Regioni a statuto speciale, nell’individuazione di precise funzioni e non di intere materie da devolvere, nel procedimento di definizione dei LEP e nella partecipazione alla finanza pubblica di tutti i cittadini.
Vocabolario:
Definizione dei LEP: è previsto che prima di concedere a una o più Regioni forme di autonomia in una materia siano stabiliti i livelli essenziali delle prestazioni di cui tutti i cittadini hanno di diritto di usufruire, in ogni Regione.
Accordi Stato-Regioni: per arrivare all’autonomia differenziata occorre un confronto delle Regioni richiedenti con lo Stato, è infatti lo Stato a concedere le forme di autonomia attraverso la legge.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo:

