
SPECIALE REFERENDUM: Il contesto socio-economico dietro ai referendum sul lavoro
SPECIALE REFERENDUM 2025
Gabriele Grassilli
5/6/20252 min read
“Per il lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro ci metto la firma”. Questo è lo slogan con cui la CGIL ha promosso la propria campagna di raccolta firme. Il motto deve aver persuaso molti cittadini, dal momento che un grande numero di persone (4 milioni) ha sottoscritto affinché le rimostranze del sindacato si traducessero in veri e propri quesiti referendari.
Andiamo a vedere a causa di quale situazione socio-economica la CGIL ha deciso di lottare per questa causa. Invece, se sei interessato a conoscere i dettagli dei singoli quesiti, attendi i nostri prossimi articoli che saranno dedicati, uno ciascuno, al contenuto di ogni singolo quesito.
Suddividiamo i primi quattro quesiti (tutti sul tema lavoro) in due categorie:
PRIMA CATEGORIA: modifica del mercato del lavoro:
1º quesito,
2º quesito,
3º quesito.
SECONDA CATEGORIA: sicurezza sul posto di lavoro:
4º quesito.
PRIMI TRE QUESITI: MERCATO DEL LAVORO
La CGIL conduce una battaglia per eliminare alcune delle innovazioni che sono state apportate dal Governo Renzi sul mercato del lavoro. Con il termine “Jobs Act”, ci si riferisce a quell’insieme di leggi del 2015 che hanno reso il mercato del lavoro più flessibile. Cosa vuol dire flessibile? In generale, significa che gli imprenditori hanno minori vincoli e regole da rispettare nell’assunzione, licenziamento e paga dei dipendenti. Ad esempio, come la CGIL fa notare, in Italia v’è un numero alto di lavoratori in condizioni di precarietà, incerti sul proprio futuro perché assunti con contratto a tempo determinato. Da un lato c’è chi sostiene, come la CGIL, che troppa flessibilità e poche tutele nei confronti dei lavoratori conducano all’aumento della povertà. Dall’altro, vi è chi sostiene che grazie alla maggiore flessibilità le aziende, e quindi tutto il Paese nel complesso, possano essere più competitive e rendere tutto il sistema (imprenditori e lavoratori dipendenti) più ricco.
ULTIMO QUESITO: SICUREZZA SUL LAVORO
Tra il 2021 e il 2024 sono state quasi 5000 le persone che sono uscite di casa la mattina e non sono mai tornate. Di questi morti, quasi 600 solo nel settore delle costruzioni. È per ovviare a questo fenomeno che il sindacato ha promosso quest’ultimo quesito.
La CGIL conduce la propria battaglia contro l’eccessiva flessibilità in una Paese come l’Italia, che, tuttavia, è caratterizzato da già una forte regolamentazione del mercato del lavoro. A cosa dare la priorità? Alle condizioni precarie di alcune categorie di lavoratori o al ridurre gli oneri che gravano sul sistema produttivo?
Vocabolario:
CGIL: importante sindacato attivo sul territorio italiano. Un sindacato aggrega gli interessi dei lavoratori, cercando di ottenere migliori di condizioni per gli stessi.
Governo Renzi: in carica dal 2014 al 2016 e guidato da Matteo Renzi, è stato il 63º esecutivo della Repubblica Italiana. Nato con l'obiettivo di riformare profondamente il sistema politico ed economico italiano, ha promosso interventi significativi come il Jobs Act, la riforma della Pubblica Amministrazione e il tentativo (fallito) di riforma costituzionale. Si è concluso con le dimissioni di Renzi in seguito alla sconfitta nel referendum del 4 dicembre 2016.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo:
Corte Costituzionale, sentenza n. 150 del 2020

