
SPECIALE REFERENDUM: Il primo quesito
SPECIALE REFERENDUM 2025
Lucia Manetti
5/15/20252 min read
Il primo quesito referendario ha a oggetto il contratto a tutele crescenti (CTC), che disciplina i licenziamenti illegittimi. Si tratta della riforma attuata nel 2015 tramite il Jobs Act secondo cui, in caso di licenziamento illegittimo, il lavoratore ha diritto non ad essere reintegrato, dunque ad essere nuovamente assunto, ma a ricevere un indennizzo economico calcolato sulla base dell’anzianità di servizio, vale a dire gli anni di lavoro accumulati, e pari a un ammontare compreso tra sei e trentasei mensilità, cioè tra sei e trentasei mesi di stipendio. Questa disciplina ha sostituito l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (legge n. 300/1970), il quale imponeva invece al datore di lavoro di reintegrare il dipendente ingiustamente licenziato, il quale avrebbe poi avuto trenta giorni di tempo per accettare nuovamente il posto. Già Elsa Fornero, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo Monti, era intervenuta sullo stesso articolo, eliminando il diritto alla reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato dal datore di lavoro con più di quindici dipendenti.
Il referendum sul d.lgs. n. 23/2015 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183) è stato promosso con l’intenzione di recuperare delle forme di tutela contro i licenziamenti illegittimi le quali, da un lato, scoraggerebbero il datore di lavoro a licenziare ingiustamente un suo dipendente e, dall’altro, garantirebbero al lavoratore ingiustamente licenziato un miglior trattamento. Coloro che si oppongono all’abrogazione di questa norma, invece, sostengono che sia necessario tutelare la flessibilità del mercato del lavoro a tutele eccessive, aggiungendo che spesso un lavoratore ingiustamente licenziato preferirebbe avere un indennizzo economico piuttosto che tornare sul posto di lavoro, dove potrebbe trovarsi in dinamiche spiacevoli.
Vocabolario:
Licenziamenti illegittimi: quando un datore di lavoro licenzia un dipendente senza un motivo giustificato, violando la legge o il contratto collettivo.
Jobs Act: Riunisce i decreti legislativi promossi dal Governo Renzi con l’obiettivo di flessibilizzare il mercato di lavoro e favorire l’occupazione giovanile, agendo sui contratti di lavoro, i licenziamenti, ammortizzatori sociali (es. la NASpI) e politiche del lavoro.
Era intervenuta: infatti, qualora vincesse il sì, si tornerebbe all’articolo come era stato modificato dalla l. n. 92/2012, reintroducendo, in alcuni casi, la possibilità di reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo:

