
SPECIALE REFERENDUM: Il secondo quesito
SPECIALE REFERENDUM 2025
Gabriele Grassilli
5/20/20252 min read
Lavoro in Italia e ho un contratto a tempo indeterminato. Come chiunque, potrei un domani essere licenziato. Fra le motivazioni di licenziamento, ve ne sono tuttavia alcune che la legge considera “illegittime”. Quale risarcimento mi viene garantito in questi casi?
Il secondo quesito del referendum mira proprio a modificare le norme relative a questa materia.
Il quesito referendario ci chiede se vogliamo abrogare il tetto massimo di denaro che un lavoratore può recepire in caso di licenziamento illecito. Sì, questo tetto riguarda solo quei casi in cui il licenziamento è considerato illegittimo, cioè quando il licenziamento non sarebbe dovuto avvenire. Inoltre, riguarda solo le piccole imprese, con un massimo di 15 dipendenti.
Ad oggi questo tetto ammonta a sei mensilità della paga che si ha al momento in cui si viene licenziati. Ci sono alcune circostanze, in caso di anzianità, in cui questo tetto può essere innalzato a più mensilità.
Ma il punto fondamentale da comprendere è che oggi esiste un tetto. Questo vuol dire che il lavoratore non può andare in tribunale, sperando che il giudice obblighi l’impresa a pagare un indennizzo più alto.
Detto ciò, abrogare o lasciare invariata la legge esistente?
Chi è per il SÌ, fa notare che nel conteggio dei dipendenti, vengono contate parzialmente o non contate persone non assunte con contratti a tempo pieno e che spesso ci sono aziende piccole che in realtà operano su commissione di aziende più grandi. I sostenitori dell’abrogazione sottolineano infine che ormai oggi esistono molte imprese che, seppur piccole, hanno fatturati molto alti.
Chi è per il NO, obietta che molte di queste aziende hanno in realtà fatturati modici e che deve essere comunque sempre garantita la “libertà di iniziativa economica privata”, sancita dall’art. 41 della Costituzione. La qual cosa sarebbe fortemente ostacolata dal fatto che un imprenditore possa rimanere con il fiato sospeso finché il giudice non abbia espresso un parere sull’indennizzo da riconoscere. Va ammesso che queste somme, decise dall’arbitrio del giudice, in passato sono state molto onerose per gli imprenditori.
Torniamo alla solita domanda: bisogna dare la priorità alla flessibilità di cui l’economia necessita o alla condizione dei lavoratori?
Vocabolario:
Abrogare: in linguaggio giuridico, abolire, annullare.
Secondo quesito: i primi due quesiti referendari sono entrambi sul tema dei licenziamenti. Per capire bene il secondo serve fare riferimento anche al primo quesito. Infatti, ad oggi, in caso di licenziamento illegittimo, la legge non prevede l’obbligo di reintegrare l’ex dipendente. Ed è questo che la legge intende modificare.
Le fonti che sono state consultate per scrivere questo articolo:

